ConTatto. Io, il buio e la fisioterapia

ACQUISTA IL LIBRO, Clicca qui

SINOSSI:

Dopo il successo della sua autobiografia Dal mio punto di vista, Paolo Boccia torna con il suo nuovo libro nel quale racconta, senza filtri, il suo percorso di fisioterapista, dagli inizi presso il CTO di Firenze ad oggi. La sua narrazione è frutto di oltre trent’anni di carriera professionale. Ma non pensate che in questo libro la fisioterapia venga narrata semplicemente come professione: il rapporto col paziente non è mai riferito soltanto alla risoluzione del problema fisico, specifico e puntuale, che certo è importante, ma è parte di un processo di cura in cui corpo e mente costituiscono un unicum. Il rapporto che Paolo crea coi suoi pazienti si fonda su due elementi chiave: ascolto ed energia. Ascoltare è cercare di capire le problematiche, le tensioni, le cause più profonde dalle quali spesso scaturisce il malessere propriamente fisico. L’energia, invece, si trasmette, si riceve, si produce: un ciclo virtuoso che accompagna quello riabilitativo, che aiuta a ritrovare fiducia nelle proprie capacità e che conduce alla guarigione. Aneddoti, persone, situazioni più o meno singolari: Paolo, con il suo stile ironico e diretto, ci racconta il lato più profondo e umano del suo mestiere di fisioterapista.


Dal mio punto di vista

Paolo Boccia racconta in questo libro, con sincerità e semplicità, la sua vita, e il modo in cui è riuscito, con tenacia e ottimismo, a tras-formarsi dal giorno dell’incidente che gli ha fatto perdere la vista, nell’uomo che è oggi, con un lavoro gratificante, tanta intelligente ironia e una famiglia da amare.

Una storia di coraggio e rinascita.

ACQUISTA IL LIBRO, Clicca qui

SINOSSI:

«Quando tutto intorno a te diventa improvvisamente buio, non ti resta altro da fare che trovare un altro modo di vedere le cose, di costruirti un’altra strada che non solo ti dia uno scopo e un posto nella società, ma che ti faccia sentire felice, soddisfatto, appagato di quello che hai e di quello che sei. Certo le difficoltà ci sono, e non sono poche, non ci si nasconde dietro a un dito ma si possono e si devono superare. Abbattersi non serve. Dal mio punto di vista, ci sono due modi di affrontare gli ostacoli: prenderli di petto o aggirarli. Ogni volta la battaglia è diversa e non ci sono ricette, ma quello che conta è la voglia – direi quasi la caparbietà – di voler andare oltre impedimenti e complicazioni, la determinazione a non farsi fermare, a vedere il lato positivo delle cose, a pensare che il bicchiere non solo è mezzo pieno, ma che si può riempire fino all’orlo. Ogni giorno va vissuto con intensità e solarità mirando sempre a nuovi traguardi. Per me ci sono state la musica, che è diventata anche un lavoro e mi ha messo in contatto con artisti famosi e con dilettanti pieni di entusiasmo, e la fisioterapia, che è il lavoro che faccio con passione per l’aiuto che riesco a dare agli altri con le mie mani, che sprigionano energia. Poi ci sono state le donne. Tanti amori, tante storie, tanti incontri. Alla fine ho trovato quella speciale che mi ha fatto sentire completo e appagato: ci siamo sposati e abbiamo una figlia magnifica. Dal mio punto di vista, questo è il vero successo».

Ascolta un estratto:

Autore:

Paolo Boccia (1968) è nato da genitori del sud e vive a Firenze. Un incidente gli ha fatto perdere la vista nel 1984. Ha conseguito la laurea in fisioterapia e ha lavorato dal 1990 presso l’ospedale CTO di Firenze. Coltiva le sue passioni con entusiasmo: le auto, gli animali, in particolare i cani, e i viaggi che gli permettono di conoscere costumi, sapori e profumi del mondo, ma soprattutto la musica: ha iniziato giovanissimo a trasmettere come speaker in radio, per poi fondare, nel 1991, l’agenzia di management Master Star.